Progetto: Donne d’incanto
SPETTACOLO organizzato dall’Ass.ne Midway Chorus con la collaborazione dell’Ass.ne Magredimusica e l’associazione Musicae Cultura
Quelle Cattive Ragazze è uno spettacolo in cui si raccontano alcune figure femminili che hanno contribuito a rendere più libere le ragazze in tutto il mondo. Storie bellissime ma anche di sofferenza, che meritano di essere ricordate ogni giorno.
Sono donne famose, più o meno celebrate, e donne quasi sconosciute, che hanno combattuto contro le discriminazioni sociali, razziali, contro la segregazione, la violenza, contro i pregiudizi, contro una società immobilizzata e fossilizzata nel pensiero e nel comportamento, contro un maschilismo atavico, contro ipocrisia e indottrinamento.
Furono scienziate, attiviste, innovatrici, scrittrici e anche madri, figlie, sorelle e spose. Donne di epoche diverse, di diversi ambiti e condizioni che sfidarono il destino e le convenzioni con coraggio e grazie alla loro tenacia aprirono strade, segnarono nuove svolte e fecero avanzare il mondo. Sono donne che hanno messo in gioco tutto, qualcuna ha perso anche la vita. Alcune hanno dovuto desistere contro poteri troppo forti, ma quelle che sono riuscite a persistere e che hanno infranto le barriere, sono quelle cattive ragazze alle quali noi oggi dobbiamo rivolgerci con gratitudine, perché è grazie alle loro battaglie, alla loro forza, che noi donne oggi abbiamo acquisito quei diritti che sono alla base del vivere civile, e questo dobbiamo ricordarcelo sempre. Quello che abbiamo oggi che ci pare normale, scontato, a volte anche poco considerato, è frutto di grandi sacrifici.
Nello spettacolo ci siamo focalizzati su alcune delle tantissime figure femminili che hanno impresso la loro impronta sul mondo e sulla storia, soprattutto per la loro capacità di imporsi in un mondo dominato dagli uomini e di aprire la strada alle donne che sarebbero giunte successivamente.
Noi, donne di oggi, dobbiamo molto a loro, sono un esempio e una forza per continuare a combattere le differenze, le discriminazioni, le violenze, perché gli anni sono passati, molti risultati si sono ottenuti, ma ancora sono da abbattere tanti muri.
Femminismo non è il contrario di maschilismo, non vuol dire “prendere il posto degli uomini” e non è una lotta esclusiva delle donne, ma di tutti.
L’umanità è fatta di uomini e donne con gli stessi diritti e gli stessi doveri, nessuno è migliore, superiore o inferiore all’altro. Abbiamo solo dei cromosomi diversi e per tutti vale il rispetto reciproco.
Oggi, anche se le norme, nella maggior parte dei paesi occidentali, ci hanno sollevate dalla condizione di cittadine di “serie b”, i numeri parlano chiaro e ci dicono altro. I luoghi del potere, politico ed economico, non riflettono la percentuale di donne presenti sul pianeta e i dati sulla violenza ci raccontano un’altra realtà.
E allora ben vengano le donne che parlano di donne, c’è un vuoto millenario da colmare, c’è una storia da raccontare e c’è un futuro da completare.

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